FONDO AGRICOLO
NICOLA NAPPO

Una delle prime attività sociali realizzate sul Fondo Agricolo Nicola Nappo è la costruzione di un bando pubblico per fare richiesta di affidamento di piccole porzioni di terra da parte di singoli, gruppi, scuole, parrocchie e associazioni destinate ad orti urbani.

Tre giorni di musica, tre giorni di incontri, tre giorni di balli e buona cucina, attraversati, la domenica da una randonnèe che ha colorato la giornata

Ma anche tre giorni intensi di riflessioni, partendo dal Lavoro, inteso come possibilità di emancipazione, di sviluppo nel pieno rispetto dell’ambiente, all’interno dei beni confiscati. Di tutto questo ne hanno parlato, Giovanni Mininni Segretario Generale Flai Cgil, Nicola Caputo Assessore regionale all’agricoltura, Giuseppe Carotenuto, Presidente dell’Alpaa, l’Onorevole Arturo scotto e Alessandro Buffardi con Giovanni Russo che hanno parlato di altre esperienze di gestione dei beni confiscati.

Si è discusso di immigrazione, accoglienza e di Palestina con Igor Prata Segretario Generale Flai Cgil Campania e Napoli, Jamal Qaddorah della Cgil, L’Assessore regionale all’immigrazione Mario Morcone, l’antropologo Paolo Apolito ed Emilio Mesanivic, con Giuseppe Crescito che hanno raccontato esperienze concrete di accoglienza.

Infine, l’ultimo approfondimento è stato con Mariano Di Palma referente di Libera Campania, Franco Alfieri presidente Provinciale di Salerno, la signora Elisa Balzano, mamma di Nicola Nappo, vittima innocente della camorra, Ambrogio Sparagna, Etnomusicologo e Alfonso Annunziata dell’Anpi Scafati, che ci hanno raccontato dell’importanza della memoria storica, sociale e culturale; ci siamo Immersi nel cuore della tradizione per custodire il nostro passato e costruire il nostro futuro.

Tutto questo, e altro, è stato il Festival Tammorre e Zampogne che si è tenuto al Fondo Nicola Nappo, terreno sottratto alla criminalità organizzata, dal venerdì 15 marzo alla domenica 17.

Ne approfittiamo per ringraziare tutti coloro che hanno reso questo evento possibile, a partire da Antonio Matrone che l’ha ideata, all’associazione degli scettici che l’ha organizzata, a tutti i volontari, gli artisti, gli espositori, le donne e gli uomini del territorio che hanno animato queste tre bellissime giornate.

Non ci fermiamo, è stata la seconda edizione e abbiamo in programma di continuare, e se è possibile, di migliorare.